I primi piatti emiliani e pugliesi per un Natale 2014 di gran classe

Sulle tradizioni culinarie natalizie c’è davvero tanto da raccontare. Lo fanno già in tanti in questi giorni su siti enogastronomici, food blog, social e tv. Inutile farvi liste infinite di tutti i piatti natalizi emiliani e pugliesi che faranno bella mostra sulle nostre tavole. Sarebbe impossibile. Quindi oggi mi concentrerò solo su una cosa. Vi parlerò di una delle cose più buone che ci sia… la pasta! Perché nei blog come nella vita ci vuole coerenza…

Le ricette e i piatti tipici della tradizione, si sa, variano non solo da città a città, ma da paese a paese, a pochi km di distanza l’uno dall’altro, quindi cercherò di farvi un bel riassunto succulento.

Partiamo con la mia città d’origine, Piacenza. La mia vigilia di Natale ha sempre incluso tortelli con la coda con sugo di funghi mentre nel giorno di Natale, solitamente, si mangiano gli anvein, tradotto anolini cioè ravioli ripieni di carne in brodo (la preparazione dello stracotto è un po’ lunga ma se curato e coccolato ne vale la pena, sentirete che profumo e che sapore, soprattutto una volta che addenterete i vostri anolini). Degna di nota anche la lasagna alla bobbiese (lasagn ad Nadèl tipiche di Bobbio, in provincia di Piacenza) come primo di magro. È una lasagnetta di forma triangolare condita semplicemente con besciamella e sugo di funghi.

In Puglia ho trovato diverse preparazioni pastaiole natalizie. Su tutte prevale il timballo, pasta al forno (tagliatelle, cannelloni, lasagne, crespelle… a ciascuna casa la sua pasta come mi ha confermato la mia amica Laura, bravissima in cucina) con polpettine di carne (parmigiano, carne macinata, un po’ di pane e uova) e ragù (polpa di carne, polpettine di carne) che ho avuto modo di collaudare a casa della famiglia del mio ragazzo, Gianvito. Sarò di parte ma quel timballo è qualcosa di eccezionale e ancora me lo ricordo, mi sembra di sentirne il sapore (mi è appena giunta la ricetta, the original one, direttamente dalla fonte quindi preparate pentole e cucchiai). Il giorno dopo è perfino più buono.

E poi, in tanti, per esempio i miei amici Gaetano e Giuseppe, preparano i tortellini con un buon brodo di cappone o i tagliolini all’uovo, sempre in brodo, i triddi o Pizzua-pizzua (nome che mi ha fatto conoscere una bravissima food blogger, Ornella), la tipica pasta fresca all’uovo impastata con semola di grano duro, prezzemolo e brodo di tacchino o gallina. Anche il mio amico giornalista salentino Alessandro ama cucinare e preparerà i maritati con le rape piccanti la vigilia e i tortellini in brodo a Natale. A Gravina una delle mie food bloggers preferite Maria Pia, un vero vulcano in cucina, prepara il classico timballo di pasta con zitoni lunghi e polpettine, treccia filante e sugo a volontà. E a fine cottura, come mi ha detto, se il colesterolo dovesse rimanere un po’ scontento, un paio di uova sbattute per concludere in bellezza. Sulle tavole baresi, poi, non possono mancare gli spaghetti con sugo di anguilla. L’anguilla in umido tra l’altro viene mangiata anche dalle nostre parti nel giorno di Natale. Il capitone, insomma, è un must in questi giorni. Gli spaghetti con alici o con il sugo di pesce si preparano anche in Capitanata.

Emilia o Puglia? Sicuramente preparerò un piatto che mi manca tantissimo perché non faccio spesso, i tortelli con la coda piacentini ripieni di ricotta e spinaci e inondati di sugo con funghi (possono essere conditi anche con burro e salvia, ma li preferisco con il sugo). Saperli fare è davvero un’arte. Ma ho avuto una buona maestra, mia nonna. E vorrei spingermi a preparare anche il mio primo timballo. Mal che vada mi autoinviterò a casa dei miei amici pugliesi che ormai sono tantissimi. Timballo o tortelli… il colore è sempre quello del Natale, il rosso. E si sposa benissimo anche con quello della tovaglia. Avrò modo di farvi vedere la nostra tavola imbandita. Nell’attesa vi lascio con queste bellissime foto di Dalani (https://www.dalani.it, il sito ideale per gli amanti dei mobili e degli accessori come me) che ringrazio e la foto di un mio tortello. Per un Natale elegante e di classe. A presto con le ricette di timballo e tortelli!
Buone feste a tutti!

Natale Red 2

Natale Red

Tavola 3

Tavola 4

Ecco un mio tortello con la coda pronto da cuocere e da inondare con un delizioso sugo con funghi.

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About pasta loves me

Giornalista professionista, laurea in lingue e letterature straniere e un master in Social Communication. Piacentina d’origine, pugliese d’adozione dal 2012, cresciuta a tortelli e gnocco fritto, impara a cucinare in Canada, a Toronto, dove ha vissuto sei anni e dove ha lavorato per il quotidiano italiano Corriere Canadese. Oltreoceano scopre una diversità culinaria etnica senza confini. Da allora la sua vita cambia. Cucina e ristoranti diventano luoghi interscambiabili di idee, progetti, tradizioni e passioni. Ama assaporare, provare, gustare. E fare foto. Conduce su Telenorba e TgNorba24 la trasmissione “I colori della nostra terra”, un programma che parla di ruralità, agroalimentare ed eccellenze enogastronomiche della Puglia. Ha collaborato con I Love Italian Food e il Cucchiaio d’Argento ed è spesso chiamata a far parte di giurie di eventi a carattere enogastronomico e di concorsi legati al mondo della pizza. Recensisce pizzerie per guide cartacee e online. Nel 2011 crea Pasta Loves Me, un blog che parla di lei, di pasta, food e lifestyle. È fondatrice e responsabile di Puglia Mon Amour, un’avventura che vive con gli occhi curiosi di turista e l’entusiasmo di un’innamorata per una terra che regala ogni giorno emozioni, genuinità e solarità. Ha la pizza napoletana nel cuore e tutto quello che rende felice il suo palato. E vive con una certezza: la pizza non le spezzerà mai il cuore.

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