Quello appena trascorso non è stato un Capodanno qualsiasi. È stato IL Capodanno. In un solo giorno, il sogno di una carissima amica diventato realtà e il riflesso di un 2012 carico di emozioni palpabili e imprevedibili cambiamenti.
Metti uno dei borghi più belli d’Italia, Trevi, un cielo infinitamente blu, un teatro. Il Clitunno di Trevi. La cornice di un matrimonio da favola. Rose bianche sospese a un filo a testa in su. Un palco. Due cuori. Tanti amici. E tanti Baci Perugina. Uno per ogni sedia. E poi la musica. La serenata, la sera prima, di un gruppo di amici stonati – colpa del freddo umbro, sia chiaro – sotto il balcone della sposa. La colonna sonora più bella. “Every Breath You Take” dei Police. “A te” di Lorenzo. “I Don’t Wanna Miss a Thing” degli Aerosmith. Negli occhi già umidi di galleria, loggione e platea le note di “For Once in My Life”.
For once in my life
I have someone who needs me
Someone I’ve needed so long
For once unafraid
I can go where life needs me
And somehow I know I’ll be strong.
Per la prima volta nella mia vita
Ho qualcuno che ha bisogno di me
Qualcuno di cui io ho bisogno da così tanto tempo
Per la prima volta non ho paura
Posso andare dove la vita mi porta
E in qualche modo io so che sarò forte
Sul palco il mito delle due metà. “Un tempo gli uomini erano esseri perfetti, non mancavano di nulla e non v’era la distinzione tra uomini e donne. Ma Zeus, invidioso di tale perfezione, li spaccò in due: da allora ognuno di noi è in perenne ricerca della propria metà, trovando la quale torna all’antica perfezione. […] queste persone quando incontrano l’altra metà di se stesse sono prese da una emozione, colpite dal senso di amicizia che provano, dall’affinità con l’altra persona, se ne immamorano e non sanno più vivere senza di lei nemmeno un istante. […] La loro anima cerca nell’altro qualcosa che non sa esprimere, ma che intuisce con immediatezza”. (Platone)
E le parole del meraviglioso Cantico dei Cantici. “Mettimi come sigillo sul tuo cuore, come sigillo sul tuo braccio; perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi è la passione. Le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma divina! Le grandi acque non possono spegnere l’amore, né i fiumi travolgerlo”.
E le note, semplici quanto dolci, di Fedeltà:
Conoscerti è stata
La primavera
Che ha cambiato la mia vita
Voglio vivere insieme a te,
Fedeltà è amare per sempre
Non pentirsi mai di niente
Senza paure.
Gli sposi si scambiano le fedi. “Sia lodato l’amore che non ha né possessore né posseduto, ma entrambi si donano”. (Borges)
Inizia il viaggio.
“Quando ti metterai in viaggio per Itaca
Devi augurarti che la strada sia lunga
Fertile in avventure e in esperienze.
[…] Soprattutto, però, non affrettare il viaggio.
Fa che duri a lungo, per anni, e che da vecchio
Metta piede sull’isola, tu, ricco
Dei tesori accumulati per strada
Senza aspettarti ricchezze da Itaca.
Itaca ti ha dati il bel viaggio,
Senza di lei mai ti saresti messo
In viaggio: che cos’altro ti aspetti?
E se la trovi povera, non per questo Itaca di avrà deluso.
Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso
Già tu avrai capito ciò che Itaca vuole significare”.
Layla e Giulio. Insieme.
When the night has come
And the land is dark
And the moon is the only light we’ll see
No I won’t be afraid, no I won’t be afraid
Just as long as you stand, stand by me
And darlin’ darlin’, stand by me, oh now stand by me
Stand by me, stand by me
Quando cadrà la notte
E la terra sarà buia
E l’unica luce che vedremo sarà la luna
No, non avrò paura, non avrò paura
Finché tu sarai con me, sarai con me
E cara, cara stai con me, adesso stai con me
Stai con me, stai con me
(“Stand by me”, Ben E. King)
È festa alla Chiesatonda di Spello. Musica, ottimo cibo, balli scatenati, risate, fuochi d’artificio.
E allo scoccare della mezzanotte tanti pensieri e la consapevolezza di essere con le persone che ami di più al mondo. E allora pensi che non vorresti essere da nessun’altra parte.
… E poi metti un 2012 in cui Canada e Italia si sono incontrati per mesi nei miei pensieri quotidiani. Riflessioni e dubbi che 73 giorni prima del 31 dicembre diventano più di una certezza. Quella di un nuovo cammino e di un ritorno. Quella di una nuova vita. Felice, fortunata e positiva.
Grazie 2012. Dei tuoi regali. Dei cambiamenti, delle delusioni, dei momenti indimenticabili e della consapevolezza che le persone che dobbiamo amare di più al mondo siamo noi stessi.
E un grazie particolare alle persone che mi vogliono bene e che sono felici per me. Senza invidia, senza cattiveria. Le persone negative? Semplicemente fuori dalla mia vita.
Peccato non aver immortalato i fantastici gnocchetti al Sagrantino che ci siamo gustati insieme agli sposi a Bevagna prima di partire alla volta della Puglia.
Eccovi un po’ di foto. A presto con un nuovo post.
In viaggio verso l’Umbria (Foligno, Spello, Trevi, Bevagna, Assisi).
Il Gran Sasso.
Trevi.
L’attesa dello sposo.
L’arrivo della sposa.
Noi.
Danze e tamburi.
Il nostro Bed & Breakfast.
Una reunion emozionante.
Inseparabili.
Amiche torontine ritrovate. Io, Irma e Concita
Perché c’è gente qui che fa sul serio (preoccupa il fatto che questa foto non sia un montaggio).
In camera.
Assisi. Un gioiello.
Muri. Storia.
Vicoli.
Assisi. Noi.
In chiesa.
Presepe di legno.
Un negozio meringato.
Arrampicatori.
Il presepe di Assisi.
Turista.
Un’Italia che sa ancora regalare momenti magici…