Salse di habanero / Habanero Sauces

collageDopo vari capillari rotti, colpi continui di tosse e bruciori vari su dita nonostante i guanti in lattice, ecco le mie salsine di habanero. Delle vere e proprie armi di distruzione di massa preparate con gli habanero che mi ha gentilmente regalato Cristian, un amico di Porto Cesareo.

Anche solo una puntina potrebbe uccidervi quindi maneggiate con cura e spalmate con parsimonia. I consigli non sono mai abbastanza quindi eccovene qualcuno che ho letto prima di mettermi all’opera.

Se inavvertitamente vi siete toccati gli occhi (consiglio un paio di occhiali, io ho usato i miei da vista ma se volete usare quelli da sole è decisamente più cool), il rimedio migliore è immergere un batuffolo di cotone o un fazzoletto nel latte freddo. Appoggiate il batuffolo, lasciatelo agire per qualche secondo e ripulite l’occhio con un secondo batuffolo intonso.

Se non avete usato i guanti in lattice – mi hanno consigliato quelli gialli per lavare i piatti decisamente più spessi – non basta risciacquarvi poi con il sapone. Utilizzate il liquido acido contenuto nel pomodoro fresco o il latte o l’aceto di vino bianco.

Se vi bruciano labbra e gola, un bel bicchiere di latte tiepido o caldo (anche per gargarismi).
Anche la birra spegne il bruciore di habanero, aji, jalapenos, bhut jolokia e naga morich. E, non so voi, ma preferisco di gran lunga la birra al latte 😉

Dopo questi consigli d’obbligo ecco le mie 3 ricette per le salse di habanero. Solo una precisazione: le salse sono molto veloci da preparare (tranne una che vi indicherò) e le ho preparate mentre sterilizzavo i barattoli di vetro in modo da poter mettere immediatamente la salsa nei barattoli ancora caldi, chiuderli e metterli a testa in giù per creare il sottovuoto. Se invece dovesse trascorrere troppo tempo dalla fine della sterilizzazione alla preparazione delle salsine vi consiglio di mettere a fuoco bassissimo i vasetti nel forno. Il caldo ucciderà gli ultimi eventuali batteri che si potrebbero essere annidati sui barattoli nel frattempo.

Procedimento per la sterilizzazione: in una pentola capiente mettete i barattoli, se sono pochi mettete degli strofinacci per bloccarli in modo che non sbattano l’uno contro l’altro, coprite d’acqua, portate a ebollizione, abbassate la fiamma e lasciate passare 30 minuti. Dieci minuti prima di spegnere aggiungete i coperchi. Aiutandovi con uno strofinaccio toglieteli dalla pentolaz e metteteli a testa in giù su un canovaccio.

SALSA 1 (ricetta che mi ha dato il pusher di habanero di cui sopra)
Habanero
Acqua
Sale

Tagliate a metà gli habanero e togliete i semini se li volete un po’ meno piccanti. Tagliateli in pezzi (non finemente). Fateli sbollentare in padella con poca acqua salata (attenzione ai vapori, aprite tutte le finestre e munitevi di mascherina quando rientrate nella stanza!!!!). Tritate il tutto in un passaverdure oppure con il minipimmer. Mettete nel vasetto e ricoprite di olio, oppure mettetelo quando riaprirete il barattolo.

SALSA 2 (meno indolore e molto interessante: collaudata e promossa)
75 gr di habanero (10-12)
25 ml di aceto bianco
80 ml di olio extravergine d’oliva
sale
2/3 foglie di basilico
una cima di prezzemolo

Tagliate a metà gli habanero e se li volete un po’ meno piccanti togliete i semini. Tagliateli in pezzi in modo grossolano. Metteteli in un contenitore di plastica alto, aggiungete sale a volontà (serve per macerare gli habanero e per farli conservare più a lungo), l’olio e l’aceto. Frullate con il minipimmer. Mettete in un vasetto le foglie di basilico, il prezzemolo, la salsa e se volete un’altra cima di prezzemolo on the top. Chiudete e conservate in frigo.

OLIO PICCANTE
Habanero (4-5)
Olio

Tagliate prima a metà e poi a listarelle gli habanero e se li volete un po’ meno piccanti togliete i semini. Metteteli in una carta forno e riscaldate in forno per 40 minuti a fiamma bassissima (forno ventilato) per fari essiccare (ma non bruciare!).
Nel frattempo sterilizzate i vasetti. Quando li togliete dalla pentola saranno ancora caldi, aggiungete gli habanero e ricoprite di olio. L’olio sarà pronto dopo qualche settimana ma qualcosa mi dice che potrebbe essere gustato anche il giorno dopo… 😉

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HABANERO SAUCES

After several broken capillaries, continuous coughing and burning several fingers even if I wore latex gloves, here are my habanero sauces. Real weapons of mass destruction. These habanero were kindly given us by our friend Cristian from Porto Cesareo.
Even just a pinch of these sauces could kill then handled with care and spread sparingly. Here are just a few recommendations.
If you have inadvertently touched your eyes (I recommend a pair of glasses), the best remedy is to dip cotton or a towel in cold milk. Place the swab, let sit for a few seconds and cleaned the eye with a second clean swab.
If you have not used latex gloves – I have recommended the yellow ones for washing dishes that is much thicker – wash your hands with the liquid acid of the tomato or fresh milk or white wine vinegar.
If your lips and throat are burning drink a glass of warm milk. Even the beer is good after eating habanero, aji, jalapenos, bhut jolokia and naga morich. I do not know about you, but I prefer the beer rather than milk;)
After these mandatory recommendations here are my 3 recipes for sauces habanero. Just a clarification: the sauces are very quick to prepare (except one that I will show you) and I prepared while I sterilized glass jars so you can immediately put the sauce in jars while still hot, close them and place them upside down to create the vacuum. If you were to spend too much time in preparing the sauces from the end of the sterilization I recommend you to put the jars in the oven (low heat). The heat will kill any bacteria that could be nested on the jars in the meantime.

SAUCE 1
Habanero
water
salt

Halve the habanero and remove the seeds if you want your sauce less spicy. Cut them into pieces. Let them boil in a pan with a little salted water (beware of steam, open all windows and equip yourself with a mask when you return to the kitchen!!!!). Chop everything in a blender. Put in jar and cover with olive oil.

SAUCE 2 (less painless and very interesting, tested and promoted)
75 grams of habanero (10-12)
25 ml of white vinegar
80 ml of extra virgin olive oil
salt
2-3 basil leaves
a top of parsley

Halve the habanero and if you want your sauce less spicy, remove the seeds. Cut them into pieces. Put them in a high container, add salt, the oil and vinegar. Blend. Put in a jar 2 basil leaves, parsley, your sauce. Close and store in the fridge.

SPICY OIL
Habanero (4-5)
oil

First cut in half and then into strips the habanero and if you want your sauce less spicy, remove the seeds. Place on a baking paper and heat in the oven for 40 minutes on low heat.
Meanwhile sterilize the jars. When you remove them from the pan while still hot, add the habanero and cover with oil. The oil will be ready in a few weeks but something tells me that it could be enjoyed the next day …😉

olio

 

 

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© Pasta loves me, (2011). Unauthorized use and/or duplication of this material without express and written permission from this blog’s author and/or owner is strictly prohibited. Excerpts and links may be used, provided that full and clear credit is given to Simona Giacobbi and her Blog with appropriate and specific direction to the original content

About pasta loves me

Giornalista professionista, laurea in lingue e letterature straniere e un master in Social Communication. Piacentina d’origine, pugliese d’adozione dal 2012, cresciuta a tortelli e gnocco fritto, impara a cucinare in Canada, a Toronto, dove ha vissuto sei anni e dove ha lavorato per il quotidiano italiano Corriere Canadese. Oltreoceano scopre una diversità culinaria etnica senza confini. Da allora la sua vita cambia. Cucina e ristoranti diventano luoghi interscambiabili di idee, progetti, tradizioni e passioni. Ama assaporare, provare, gustare. E fare foto. Conduce su Telenorba e TgNorba24 la trasmissione “I colori della nostra terra”, un programma che parla di ruralità, agroalimentare ed eccellenze enogastronomiche della Puglia. Ha collaborato con I Love Italian Food e il Cucchiaio d’Argento ed è spesso chiamata a far parte di giurie di eventi a carattere enogastronomico e di concorsi legati al mondo della pizza. Recensisce pizzerie per guide cartacee e online. Nel 2011 crea Pasta Loves Me, un blog che parla di lei, di pasta, food e lifestyle. È fondatrice e responsabile di Puglia Mon Amour, un’avventura che vive con gli occhi curiosi di turista e l’entusiasmo di un’innamorata per una terra che regala ogni giorno emozioni, genuinità e solarità. Ha la pizza napoletana nel cuore e tutto quello che rende felice il suo palato. E vive con una certezza: la pizza non le spezzerà mai il cuore.

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